lunedì 31 gennaio 2011
Ciao a tutti
Giocatori panciuti, baffi apocalittici, acconciature epiche, talenti assoluti e giganteschi bidoni. Tutto questo era il variopinto mondo del calcio anni 70 e 80, un mondo che ascoltavo dalla scassatissima radio di mio nonno (che veniva sintonizzata a pugni e bestemmie) e che vivevo attraverso le sbiadite immagini di 90° minuto, la domenica sera..immagini che noi ragazzini attaccavamo sulla testiera del letto, figurine cromate introvabili, frutto di loschi scambi nei cortili della scuola, scanditi dal celeberrimo "celo celo manca", il mantra che per generazioni ha scandito il lunedì mattina postcampionato in tutte le scuole d'Italia. Le partite erano tutte alle 3, altro che anticipi e posticipi, i campi erano spesso impresentabili, arati da arcigni terzini spaccaossa, zero tecnica e coltello tra i denti, ogni partita una battaglia, lo stopper si attaccava alle caviglie del libero x 90 minuti, finchè morte non ci separi, dalle panchine si alzavano nubi dense di fumo e sugli spalti se le davano di santa ragione..era un calcio genuino, rustico, dove un Verona qualsiasi poteva vincere lo scudetto o uno sconosciutissimo Wimbledon alzare la Coppa d'inghilterra ai danni del blasonatissimo Liverpool, dove i giocatori non erano fichetti dalle sopracciglia depilate, ma brutali professionisti del tackle dediti a alcol e stravizi e gli allenatori erano mastini feroci, gente che sbraitava e non dormiva la notte...scusa ameri, se il calcio oggi non è più quello di ieri..
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